ART GALLERY MARINI & PANNUZZO

Art Gallery Marini & Pannuzzo è la concretizzazione del nostro sogno. Abbiamo scelto l’arte per raccontare le nostre storie, i nostri ricordi, per mostrare gli scorci indimenticabili di questa terra magica. Sì, ci raccontiamo e lo facciamo sulle nostre tele, sui nostri dipinti, disegni, schizzi, che aspettano solo di essere portati nelle vostre case o nei vostri uffici.
La nostra storia
Il nostro primo piccolo laboratorio è nato nel 2002 in via Cavour; all’ombra di Palazzo Trigona. Nel 2005 la decisione di spostarci in via del Corso Vittorio Emanuele, nel cuore della città, che in quegli anni si apriva al turismo internazionale. Abbiamo scelto una data molto importante per tirare via il drappo che copriva la nostra insegna, il 25 aprile! Così è iniziato il nostro lungo viaggio. Da allora ne abbiamo fatto di strada, senza mai dimenticare il nostro obiettivo principale: regalare un po’ di noi ai clienti, molti dei quali negli anni sono diventati amici.
Ti va di prendere parte in questo viaggio? Noi ti aspettiamo!
 
 
 
Francesco Pannuzzo è nato a Noto il 3 agosto del 1976. Timido e introverso, è l’arte che fin da piccolo gli permette di esprimersi al meglio, di relazionarsi col mondo che lo circonda. I modiglioni di Villadorata e i vivaci ghirigori barocchi netini, nella sua fantasia, mutano continuamente, lo incuriosiscono e lo portano a interessarsi alla scultura, alla sfida con la pietra e alla sua modellazione e quindi a frequentare, prima l’Istituto statale d’Arte di Noto, poi l’Accademia di Belle Arti di Catania, dove si diploma cum laude nel 2001.
La sua arte si esprime con la rielaborazione, egli è un acuto osservatore che immagazzina immagini, pensieri, emozioni e sensazioni, li metabolizza per poi riproporli in chiave personale. È così che nei lavori della serie “Paesaggi mentali” l’esuberante vegetazione siciliana si riduce a pochi tratti nervosi che evocano gli arbusti tormentati dallo scirocco, i vecchi casali oppressi dalla calura estiva o le aspre colline orientali. Negli anni il suo interesse si sposta verso un altro elemento della mater natura: il corpo umano. La serie “Nudi” lo porta a scrutare l’uomo nei suoi momenti più intimi, nella fasi della presa di coscienza del proprio essere: un momento prima rilassato, quello dopo con i muscoli tesi. L’essere umano racchiude anche una parte introspettiva più difficile da esplorare, in sé racchiude un’anima, un pensiero e soprattutto dei ricordi. I “Ricordi di infanzia”, infatti, ripropongono il bambino che si cela in ognuno di quei corpi maturi e sensuali. L’artista porta questo tema alla mostra personale "Cromatismi” organizzata presso la “GAN” nel 2009.
Alla ricerca della conoscenza di tutte le fasi della vita, Francesco si dedica anche a quella più problematica, all’adolescenza. Tuttavia, non ci concentra sugli aspetti più tormentati, ma su quelli più goliardici ed esuberanti: “Fui_mettando”, ancora una rievocazione, una rielaborazione degli eroi che popolano le fantasie di chi è in lotta col mondo e si affida al proprio super-eroe. Con “Pinocchio bugiardo” torna al tratto, spigoloso, pungente che aveva caratterizzato le prime opere, così che le linee, intersecandosi su loro stessi, creano immagini minimali e danno vita al burattino dal lungo naso stilizzato. 
Oggi Francesco è un artista maturo che non ha smesso di cercare e di cercarsi. I suoi pennelli e i suoi scalpelli sono guidati dalla curiosità, elemento che fa da sfondo a tutte le sue opere, motore che probabilmente lo porterà a scandagliare nuove e sconosciute dimensioni. 
 
 
Amanda Marini è nata a Noto il 29 novembre del 1977. Vezzeggiata dalla calda e tenera pietra dei monumenti barocchi, cresce, dimostrando sin da piccola un’innata propensione per il disegno, i colori e l’arte. Al talento aggiunge una rigorosa formazione culturale-accademica frequentando, prima l’Istituto Statale d’Arte di Noto, poi l’Accademia di Belle Arti di Catania dove si diploma, cum laude, nel 2001.
Noto e la Sicilia sono un’inesauribile fonte d’ispirazione per l’artista che, nonostante l’interesse per l’arte minimalista e astratta, rimane ancorata alla tradizione figurativa siciliota. Nelle sue tele ama esaltare le nuances degli elementi che dominano e si lasciano dominare dall’Isola dei Ciclopi: aria, terra, acqua e fuoco. Dal connubio di tutti questi elementi nasce la serie “I colori della Sicilia” e in essa i quattro elementi si giustappongono, con ordinata eleganza, e si fondono in mille sfumature differenti, oltre il mare, al di là di ogni immaginazione. La Sicilia è la terra del mito, essa regala sogni, storie, canti e balli, e Amanda li ripropone in chiave grafica.
Con Francesco si incontra appena adolescente, l’arte li lega indissolubilmente e insieme, qualche anno dopo, creano la loro famiglia; elemento cardine che ispira nuove fasi artistiche. Aida, Leandro e Viola sono i protagonisti delle opere “Abbraccio” dove sinuose e lunghe pennellati di tenui colori si intrecciano per evocare intimi momenti di vita familiare: ora una donna tiene in braccio il proprio figlio; ora mamma e papà si stringono attorno al frutto del loro amore. 
L’evoluzione, tuttavia, continua, adesso è il colore che fa da protagonista. Esso dà corpo e consistenza alla luce e alle innumerevoli tonalità e trova una nuova dimensione negli orizzonti immaginifici della serie “Orizzonte”; protagonista indiscussa della mostra personale "Cromatismi” organizzata presso la “GAN” nel 2009.
Il ritorno all'Isola è necessario, ma questa volta i pennelli scandagliano la storia, racconti di amori e di follie, con la serie A_Mori, dedicata alle Teste di Moro, che svettano tipicamente sui balconi siciliani.
Oggi Amanda è un’artista matura la cui esperienza, da un lato affonda solidamente le radici nella nera pietra lavica dei viottoli netini, dall’altro, diffonde l’amore per la vita, per la Sicilia e per l’arte, come le fronde alte e rigogliose di un solido ulivo.